Assemblea Europea Transnazionale sulle scelte di fine vita

Il 6 dicembre, presso il Comitato economico e sociale europeo a Bruxelles, si è tenuta la prima "Assemblea europea transnazionale sulle decisioni di fine vita". La sessione è stata dedicata a come le scelte individuali informate dovrebbero essere considerate un diritto fondamentale in tutta l'Unione europea, come raccomandato dai gruppi di cittadini della Conferenza sul futuro dell'Europa (raccomandazione n. 24).

In particolare, l'Assemblea ha cercato di ottenere il consenso su una dichiarazione che coprisse tre aree principali, che sono state discusse in gruppi più piccoli:  

- Decisioni sul rifiuto delle cure e sull'accesso alle cure palliative 
-Suicidio assistito ed eutanasia: legislazioni sulla morte volontaria con supporto medico
-Testamento biologico e decisioni di fine vita all'interno e tra i diversi Stati membri dell'UE.
I cittadini che hanno partecipato all'assemblea hanno elaborato 14 proposte concrete per le decisioni di fine vita. La dichiarazione finale è riportata di seguito. 

DICHIARAZIONE FINALE SULLE DECISIONI DI FINE VITA

Rifiuto delle cure e sedazione palliativa profonda

  1. Raccomandiamo che nell’UE la sedazione palliativa profonda sia accessibile a tutti i malati terminali e/o irreversibili, a condizione che possano prendere una decisione informata sulla loro scelta di rifiutare il trattamento, e che questa pratica sia standardizzata.
  1. Raccomandiamo alle Istituzioni dell’Unione Europea di promuovere la conoscenza del diritto al rifiuto dei trattamenti sanitari previa sedazione palliativa profonda all’interno della Convenzione europea dei diritti umani (attraverso, ad esempio, l’inclusione di temi di salute di autodeterminazione alla fine della vita nell’istruzione secondaria e nell’arte).

Suicidio assistito ed eutanasia: normativa sulla morte volontaria medicalmente assistita

  1. Raccomandiamo di utilizzare il linguaggio della World Federation of Right to Die societies: “Morte Volontaria Assistita” (MVA) invece di “suicidio assistito” o “eutanasia”, a seconda che il farmaco letale venga autosomministrato o sia somministrato dal medico.
  1. Raccomandiamo all’Unione Europea di riconoscere che ogni essere umano ha il diritto fondamentale di scegliere come e quando porre fine alla propria vita. La morte volontaria assistita (MVA) NON è una decisione medica, non politica, non finanziaria e non familiare, ma una decisione individuale e personale.
  1. Nei casi di MVA la sofferenza intollerabile deve essere valutata da un punto di vista soggettivo. Può accedere alla MVA chi sia colpito da malattia terminale, irreversibile, cronica,  mentale o anche solo per il completamento della vita (ad esempio in Svizzera dopo i 75 anni).
  1. Raccomandiamo disposizioni anticipate di trattamento (DAT) sia quando l’individuo è ancora in grado di rifiutare le cure sia di avere diritto alla morte volontaria assistita dopo la perdita delle capacità (ad esempio con malattie come Demenza, SLA, lesioni cerebrali, ecc.)
  1. Raccomandiamo che gli operatori sanitari siano meglio istruiti nel facilitare le decisioni e l’attuazione di tali decisioni. Anche gli operatori sanitari devono essere supportati sia in termini di scelte di fine vita per i loro pazienti, ma anche per gli aspetti culturali, religiosi ed etici legati alla morte.

Testamento biologico e decisioni di fine vita all'interno e tra i diversi Stati membri dell'Unione Europea

  1. Raccomandiamo alle istituzioni dell’Unione Europea di sviluppare una direttiva europea sulle DAT per tutti i cittadini dell’Unione Europea.
  1. Raccomandiamo alle istituzioni dell’Unione Europea il mutuo riconoscimento dei testamenti biologici.
  1. Raccomandiamo alle istituzioni dell’Unione Europea di utilizzare gli standard sanitari dell’UE per documentare e comunicare questa volontà.
  1. Raccomandiamo alle istituzioni dell’Unione Europea di creare un database europeo che conservi le DAT, per facilitare l’accesso alle informazioni mediche e limitare il lavoro del personale medico.
  1. Raccomandiamo alle istituzioni dell’Unione Europea di favorire occasioni di conoscenza e sensibilizzazione sulle decisioni di fine vita e la redazione di DAT.

PASSI SUCCESSIVI 

La Dichiarazione sarà utilizzata come documento chiave nelle iniziative portate avanti da EUMANS a livello europeo, diventando potenzialmente la base per un'Iniziativa dei Cittadini Europei e altre azioni paneuropee volte a riformare la Carta dei Diritti Fondamentali e il programma dei partiti politici alle elezioni europee del 2024. 

L'Assemblea fa parte di una serie di Assemblee Transeuropee (TEA PROJECT) che si terranno in Polonia, Germania, Romania, Spagna e Italia. 


LA PROPOSTA DI UN'ASSEMBLEA PERMANENTE DEI CITTADINI EUROPEI 

Eumans, in collaborazione con la coalizione Citizens Take Over Europe, sostiene la realizzazione di un'Assemblea permanente dei cittadini europei, come seguito di quanto realizzato per la Conferenza sul futuro dell'Europa. A questo link è possibile leggere un progetto per un'Assemblea permanente dei cittadini europei e compilare un sondaggio sul funzionamento di questo meccanismo. 


GLI ORGANIZZATORI 

L'Assemblea transnazionale dei cittadini sulle decisioni di fine vita è organizzata da EUMANS - movimento paneuropeo di iniziativa popolare per la democrazia, la libertà e la sostenibilità. Il progetto è cofinanziato dall'Unione Europea.

I partner del progetto sono: European Alternatives (capofila del progetto "Assemblee di solidarietà" nel 2021/2022, che ha visto lo svolgimento di 21 assemblee di cittadini in tutta l'UE), la coalizione Citizens Take Over Europe (una delle organizzazioni della società civile europea che ha spronato l'avvio della Conferenza sul futuro dell'Europa e promuove il Blueprint per un'Assemblea dei cittadini europei), la coalizione Politici per Caso, attiva in Italia per l'istituzionalizzazione delle assemblee dei cittadini, le organizzazioni Science for Democracy e l'Associazione Luca Coscioni, tra le più impegnate in Europa sul tema dell'applicazione del diritto alla scienza come diritto fondamentale.

Il 6 dicembre, presso il Comitato economico e sociale europeo a Bruxelles, si è tenuta la prima Assemblea europea transnazionale sulle decisioni di fine vita. La sessione è stata dedicata a come le scelte individuali informate dovrebbero essere considerate un diritto fondamentale in tutta l'Unione Europea, come raccomandato dai gruppi di cittadini della Conferenza sul futuro dell'Europa (raccomandazione n. 24).