Democrazia Ultima Chiamata: 21 persone in sciopero della fame scrivono a Sergio Mattarella

Il 2 agosto 2022 a seguito delle mancate risposte del Presidente del Consiglio Mario Draghi abbiamo inviato una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere di intervenire immediatamente per interrompere la violazione dei diritti politici dei cittadini e delle cittadine italiane in merito alla procedura per presentare liste che vogliano concorrere alle elezioni del 25 settembre 2022, a partire dall'attivazione immediata della firma digitale per sottoscrivere le liste. 

Segue il testo integrale della lettera inviata a Mattarella firmata dalle 21 persone attualmente in sciopero della fame e un approfondimento sulla fattibilità e legalità delle richieste. A questo link un approfondimento giuridico. 

Maggiori informazioni sullo sciopero della fame e modalitá di adesione 


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Caro Presidente Mattarella


Le scriviamo in quanto supremo garante della legalità costituzionale della Repubblica italiana.

L’ Articolo 3 della nostra Costituzione prevede che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

Purtroppo, ancora una volta, stiamo assistendo a una violazione del principio di uguaglianza su cui si fonda il nostro Paese. 

Lo scioglimento anticipato delle Camere, i tempi stretti per la presentazione delle liste e i meccanismi della legge elettorale cancellano di fatto la possibilità di partecipare alle prossime elezioni per chi non è già in Parlamento. A questo si aggiungono le ferie che interesseranno gli organici delle amministrazioni. 

La riduzione di 345 seggi avrebbe suggerito il rafforzamento degli strumenti per facilitare la proposizione di referendum abrogativi e proposte di legge d’iniziativa popolare, oltre che istituire le assemblee dei cittadini, per bilanciare il deficit di rappresentatività… invece, purtroppo, non solo ciò non è accaduto, ma siamo di fronte a una nuova compressione dei diritti civili e politici di chi vorrebbe partecipare alle elezioni.

Una soluzione c’è, è frutto di una legge dello Stato, nonché prevista all’art. 3 comma 7 dall’attuale legge elettorale ed è già stata sperimentata con straordinario successo durante la raccolta firme referendarie dell’estate scorsa: la firma digitale.
 

Raccogliere le firme in modalità digitale consentirebbe di superare quella complessità, sia nei tempi che nelle procedure di autenticazione e certificazione, per la quale il nostro Paese è stato condannato dal Comitato dei diritti umani dell’ONU. 


Il 27 luglio Virginia Fiume, co-presidente del movimento paneuropeo di iniziativa popolare EUMANS, ha avviato uno sciopero della fame a sostegno di una richiesta già recapitata a Governo e Parlamento perché si sani urgentemente questa latente illegalità. In questi giorni si sono aggiunte altre 15 persone e con il passare dei giorni e del silenzio molte se ne continuano a aggiungere. (io sono una di queste)

Il nostro sciopero della fame non è un ricatto morale, è uno strumento di lotta nonviolenta che, tra le altre cose, priva delle energie per affrontare la propria quotidianità per offrirle simbolicamente alle istituzioni affinché adempiano al loro compito: il rispetto dello Stato di Diritto.

A sostegno di questa iniziativa sono in corso anche le operazioni di raccolta di disponibilità di candidature per una lista che abbiamo chiamato Referendum e Democrazia, una lista che ha come obiettivo l’affermazione dell’uguaglianza davanti alla Legge e, quindi, il pieno rispetto del principio fondante i diritti umani: la non discriminazione.

Il divieto di partecipare alle prossime elezioni colpisce due volte: da una parte partiti e movimenti storici come Rifondazione Comunista, Radicali Italiani, Possibile, Volt e chiunque voglia cimentarsi, dall’altra cittadini e cittadine che non sentendosi rappresentati dai partiti in Parlamento saranno costretti all’astensione mancando completamente molte possibilitá di scelta.

Le firme necessarie per la presentazione delle candidature non solo vanno raccolte in pochi giorni ma, a norma di legge, si può correre solo in solitudine perché le sottoscrizioni vanno raccolte su liste che devono specificare l’apparentamento. 

Chi segue la politica sa che il tutto si compone a poche ore dalla scadenza…

Caro Presidente, mentre il problema politico paiono essere le alleanze o i collegi sicuri, ci appelliamo a Lei perché si assuma la responsabilità del suo ruolo istituzionale e scongiuri una nuova messa in mora da parte delle giurisdizioni internazionali nei confronti della Repubblica.


La campagna referendaria del 2021 ha dimostrato che superati gli "irragionevoli ostacoli” al pieno godimento dei diritti civili e politici del popolo sovrano la partecipazione c’è, in tempi di decrescente partecipazione elettorale prendersi a cuore l’agibilità democratica è prendersi cura di tutto il Paese.


Virginia Fiume
Alessandro Bavasso Mellini
Alice Montalbetti
Andrea Poggio
Antonio Di Maio
Camilla Malatino
Edoardo Corradetti
Elena Del Santo
Domenico Corniola
Felicetta Maltese
Giovanna Addonizio
Giulia Crivellini
Giuseppe Montalbano
Laura Di Napoli
Marco Costantini
Maurizio Bolognetti 

Monica Frassoni
Noemi Di Censo
Norberto Guerriero
Raffaele Sibilio
Rocco Ruffa